Vigneti e vitigni
Poco distante dal mare, Pepe e Cirenaica sono le due parcelle di vigneto di antica data. Dodici ettari di terreni particolarmente vocati alla coltivazione della vite che producono uve in quantità molto limitata e di grande qualità.
Sono i vigneti di famiglia che racchiudono tutta la storia viticola della zona: un vecchio trullo racconta ancora della vita contadina, di quando durante i lavori nei campi veniva utilizzato come luogo di riparo dalle intemperie in inverno e come abitazione in estate.
I sei ettari del vigneto giovane, invece, sono disposti intorno alla nuova Cantina.
Jorche coltiva prevalentemente il Primitivo assieme alle altre varietà autoctone salentine Negramaro, Fiano Minutolo e Bianco d’Alessano.
Impegno di Jorche è continuare nell’opera di recupero e di valorizzazione dei vitigni autoctoni che nel tempo sono stati dimenticati.
Poche gemme molto preziose
L’alberello di Primitivo
Patrimonio culturale e memoria della biodiversità puglieseIl Primitivo è un vitigno storico, uno dei più antichi di Puglia. Fin dalle origini, il sistema tradizionale di allevamento per questo particolare biotipo è stato il caratteristico alberello pugliese, tipico della cultura mediterranea.
L’alberello di Primitivo è portatore di un’elevata qualità intrinseca, in quanto asseconda senza forzature la disposizione naturale della pianta, riduce il consumo di acqua e comporta una resa di uva ridotta ma di grande pregio. L’equilibrio perfetto tra il particolare tipo di terreno, il clima e la vite crea una condizione ideale: i grappoli si dispongono sulla pianta in maniera ottimale, ben esposti al sole ma protetti dall’eccessiva insolazione e in grado di sfruttare anche il calore della terra.
Nel Salento, gli antichi alberelli di Primitivo sono i protagonisti illustri della sua storia viticola e del suo paesaggio.